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Come si guarniscono i cocktail?
Piccoli trucchi per la decorazione dei cocktail
Pubblicato il 02/08/2017Le guarnizioni per cocktail sono un elemento fondamentale di molti drink. Per alcuni cocktail codificati la decorazione sarà obbligatoria affinché il cocktail possa essere chiamato con il suo nome, per altri sarà invece facoltativa.
Esistono diverse tipologie di guarnizioni per cocktail, ognuna con un’applicazione ed un utilizzo diversi.
Decorazioni Cocktail: sul bordo del bicchiere, dentro o entrambe?
La guarnizione del bicchiere con il classico spicchio potrà essere fatta con lo spicchio di arancia, di lime o limone.
Per questa tipologia di decorazione del cocktail, per ottenere un ottimo risultato, dovrai prima eliminare le estremità del frutto e successivamente tagliare delle fette né troppo sottili né troppo spesse. Per far si che la fettina di frutto rimanga sul bordo del bicchiere sarà sufficiente, in fase di preparazione, fare una piccola incisione sulla metà del singolo spicchio.
Le guarnizioni per cocktail con gli spicchi possono essere sia inserite nel bicchiere sia appoggiate sul bordo e sono indispensabili in cocktail come il Cuba Libre, il Cosmopolitan, l’Old Fashioned, il Negroni, l’Americano etc.
Esistono poi i cocktail che hanno come guarnizioni le ciliegine rosse, le olive verdi o le cipolline. Generalmente questa tipologia di guarnizione per cocktail viene usata nei drink serviti in coppa, dove viene messa all’interno del bicchiere oppure appoggiata al bordo utilizzando uno stuzzicadenti, come ad esempio nel Martini cocktail, nel Manhattan o nel Gibson.
Un’eccezione particolare riguarda il Bloody Mary che viene guarnito con un gambo di sedano oppure, a scelta del bartender di uno slice di carota.
Nei tiki drink possono essere utilizzate invece delle foglie di ananas, fiori e ombrellini e numerose altre guarnizioni tipiche dei cocktail di ispirazione polinesiana.
Altre tipologie di cocktail richiedono invece come guarnizione dei peel, dei twist o uno zest, che altro non sono che scorze di arancia o limone incise e tagliate con particolari strumenti.
Per creare i peel si utilizza un coltello pelapatate , mentre per realizzare il twist si utilizza il coltello decoratore o il pelarance con cui si taglia la guarnizione che dovrà essere attorcigliata su se stessa e mantenuta in posizione per qualche minuto in modo tale da assumere la forma di twist, o spirale. Per realizzare lo zest invece si utilizza il coltello rigalimoni.
I peel, i twist e gli zest non hanno solamente una funzione estetica, ma possono essere considerati come dei veri e propri ingredienti di un cocktail grazie ai loro olii essenziali che si mescolano agli altri ingredienti.
Qualunque frutto come guarnizione per cocktail
Dietro il bancone tutti i frutti possono essere potenzialmente utilizzati come guarnizione per cocktail, sempre rispettando però una logica di prodotto e scegliendo la guarnizione del cocktail in modo da abbinarla coerentemente con gli ingredienti del drink.
Ad esempio se stiamo preparando un drink contenente una purea di passion fruit avrà senso posizionare come guarnizione un passion fruit sul bordo.
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Esiste poi una tecnica di intaglio della frutta chiamata fruit carving che permette di realizzare delle vere e proprie sculture con la frutta, naturalmente a seconda della loro difficoltà queste richiederanno più o meno tempo e più o meno maestria.
Creatività sarà quindi la parola d’ordine, ma attenzione a non esagerare vige sempre il motto “less is more”!